mercoledì, giugno 06, 2007

Miele

Danzavamo imperterriti sotto una nube ostile,
Giocavamo invadenti in barba alle calamità,
Innesto gracile di un perchè troppo ramificato.
Fu il ladro a consigliarci.
Fu la vipera a spronarci.
Era un momento ma non un mentre:
Tremante come una soluzione repentina,
Suadente come il rischio o la notte.
Eravamo "noi" senza un "sai",
quando tutto sapeva di miele:
Dolce,
Prezioso,
Denso,
Estremamente lucido.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

questa mi sarebbe piaciuto che l'avessero scritta per me!

Anonimo ha detto...

1.estremamente
2.lucido

Anonimo ha detto...

questa poesia è pazzesca.10+

Anonimo ha detto...

ma sbaglio o una volta "Miele" si chiamava "Miele 2"? mmmm...

A ha detto...

si si hai ragione, ma la 1 l'avevo cassata xchè non mi era venuta molto bene