“Ludibrioso” è un termine pazzesco. Tecnicamente è un aggettivo qualificativo derivante dal nome “Ludibrio”, il cui significato è riconducibile a “Scherno”, quindi "Ludibrioso" è ciò che produce scherno, ma per estensione anche giocosità e divertimento. Voglio qui analizzare il ludibrio che scaturisce dalla vita. Si, perché la vita è ludibriosa, e lo è in due sensi: si prende gioco di noi e nello stesso tempo può farci divertire. Quindi prima di tutto un ludibrio di vita che è diviso in due sottoinsiemi: uno passivo e uno attivo. Il primo è perenne, per il fatto stesso che viviamo sempre: nel senso che ogni minuto e ogni secondo siamo qui, e la vita “ci vive”, gioca con noi. Ma non sempre dell’esistenza di questo primo tipo di ludibrio ce ne rendiamo conto: lo avvertiamo solo nei suoi picchi: quando il ludibrio è massimo, allorchè è probabile che esclamiamo “Che sfortuna!” o simili. O possiamo anche esclamare “Incredibile!” o “Super!”: dipende dal fatto a cui assistiamo: in linea di massima comunque è un fatto extraordinario, cioè che accade con poca probabilità. Per esempio una vincità al Superenalotto – a cui rispondiamo con “Super!” (non per innescare giochi di parole) – o la propria automobile che va in panne proprio quando si è lontanissimi da casa – a cui reagiamo con un “Che sfortuna!”. Il secondo tipo di ludibrio, quello attivo, non è onnipresente: è più o meno quello che chiamiamo “Divertimento”. Un esempio di ludibrio attivo è il divertimento che scaturisce dalla visione di un film comico esilarante.
Ma ci sono alcune situazioni particolari – neanche troppo rare – in cui i due tipi di ludibrio coesistono: cioè si diverte sia la vita che noi. Non si sa se ciò sia provocato dalla vita che ci fa una sorta di favore, oppure dal fatto che commetta un errore, oppure dalla semplice casualità. Sta di fatto che è un ludibrio ideale, completo, mediamente più apprezzabile del normale. E qui la conclusione: il saggio è colui che sa trovare il ludibrio attivo ovunque, poichè infatti è ovunque che c’è quello passivo (come dicevo all’inizio). Cioè in poche parole, è colui che sa far coincidere il ludibrio attivo con quello passivo, in un certo senso riuscendo a prendersi un po’ gioco della vita: tentando lui di viverla, anzichè il contrario.
305 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 305 di 305Bacco perbacco
Ecco cos’è vivere
Bacco perbacco
Dimmi dov’è Venere
Baby don’t cry
Make it funky
Pane e vino io ti porterò
Miele e Venere su dai campi
Che c’ho l’anima nel fondo del Po
ineguagliabile
aderenza
.
calamità!
1.Faccia
2.Aderire
3.Ti
4.Isometrici
5.Caldo
6.Assisi
sono andata all'altro mondo e sono tornata più viva di prima.
La pioggia cade sul giusto
e sull'ingiusto;
ma soprattutto sul giusto
perchè l'ingiusto ha l'ombrello del giusto.
eh si.... eh la vita l'è bela l'è bela, basta avere l'umbrèla l'umbrèla... che ripara la testa... (cochi e renato)
"Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità."
...racconto un sacco di balle, e le racconto talmente bene che poi me ne convinco anch'io. Sarà grave?
ops!...ma è mio questo ombrello???
cochi e renato pozzetto, o renato pazzesco?
cocchi e renando pazzesto
Tomáš allora non si rendeva conto che le metafore sono una cosa pericolosa. Con le metafore è meglio non scherzare. Da una sola metafora può nascere l'amore.
Ciao SsssSSs
:-D
cochi ponzoni e renato pozzetto... ollaaa madooonaaa :-D
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
risatine come monete soffiate nei caffè
facce ingenue appena truccate di tenera euforia
occhi chiari laghi gemelli occhi dolci amari...
Io le ho viste
fra cemento e cupole d'oro che il vento spazza via
sotto pensiline che aspettano il sole e il loro tram
coprirsi bene il cuore in mezzo a sandali e vecchie camicie fantasia
e a qualcuno solo e ubriaco che vomita sul mondo...
Io le ho viste portare fiori e poi fuggire via
e provare a dire qualcosa in un italiano strano
io le ho viste coi capelli di sabbia raccolti nei foulards
e un dolore nuovo e lontano tenuto per la mano...
Io le ho viste che cantavano nei giorni brevi di un'idea
e gomiti e amicizie intrecciati per una strada
io le ho viste stringere le lacrime di una primavera che non venne mai
volo di cicogne con ali di cera...
Ancora io le ho viste
far la fila con impazienza davanti ai gelatai
quando il cielo stufo d'inverno promette un pò di blu
piccole regine fra statue di eroi e di operai
lievi spine d'ansia nei petti rotondi e bianchi...
Io le ho viste
eccitate buffe e sudate per la felicità
negli alberghi dove si balla gridare l'allegria
e bere birra e chiudere di fuori la solita neve e la realtà
e ballare alcune tra loro e ballare e poi ballare...
Le ho viste
nelle sere quando son chiuse le fabbriche e le vie
sulle labbra vaghi sorrisi di attesa e chissà che
scrivere sui vetri ghiacciati le loro fantasie
povere belle donne innamorate d'amore e della vita...
le ragazze dell'Est
Ragazze dell'est - Claudio Baglioni
cosa fai nella vita?installo e formatto windows xp.ora so a memoria la presentazione e la uso con le ragazze
Pazzesco!
Sinuoso cobra
fendi la notte
bianca di luna,
sfiori la terra
umida d'amore.
Scabroso cobra.
Succoso veleno
per un cuore
gonfio d'ombra,
stupore della carne
acre di sangue.
Ora
cullo il mio peccato.
Sangue e ombra,
aspetto il mio tempo.
(iaaa che metafora!!)
Incipit del De rerum natura
Inno a Venere
Alma Venere, genitrice degli Eneidi, delizia degli uomini e degli dei, tu che sotto gli astri erranti nel cielo fecondi il mare che porta le navi e la terra carica di messi, per te tutti gli esseri viventi sono concepiti e nascendo vedono la luce del sole; quando tu appari, o dea, fuggono i venti, fuggono le nubi del cielo, sotto i tuoi piedi la terra fertile produce fiori soavi, a te sorride la distesa del mare e il cielo, placato, versa un torrente di luce ...
ia
iiiaaaaaaaaaaa
L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo.
Fedor Dostoevsky
l'inizio del romanzo "Saltatempo" di Stefano Benni
Quand'ero molto piccolo ho visto un Dio. Scarpagnavo verso la Bisacconi. Scarpagnare vuol dire camminare a saltelli per via del dislivello, io abitavo in montagna, la scuola era in basso. Si scarpagna senza pause, con l'inerzia della discesa che impedisce di fermarsi, un continuo scuotimento nei giovani marroni e un piccolo ansito nei polmoncini. Le Bisacconi sono le scuole elementari del paese, un cubo giallo vomito dentro un giardino di erbacce barbare, e devono il loro nome a un uomo di nome Lutilio Bisacconi ricordato per essere morto sull'uscio di casa, ucciso dal cugino fascista.
Sulla lapide infatti c'è scritto:
Lutilio Bisacconi, caduto.
Poi si vede che non hanno pagato lo scalpellino o c'è stato un litigio ideografologico ma è finita lì: caduto. Non è specificato se in guerra, per la Resistenza, nel fiore degli anni, niente: caduto e basta.
Che a noi venne da pensare che allora nessuno cadeva come Tadeo, che a otto anni già non ci vedeva un cazzo come un anziano e aveva i piedi cavallerizzi storti in dentro e voleva andare lo stesso in bicicletta e aveva una bicicletta che sembrava masticata da uno squalo e in più non distingueva un paracarro da un precipizio e soffriva anche di un tic che gli storceva la testa fuori strada, perciò cadeva quasi tutti i giorni e aveva la fronte bozzuta e un polso sempre fasciato, e le ginocchia egizie con i geroglifici di ghiaietto.
Perciò si poteva anche intitolare la scuola a lui: Tadeo, caduto, oppure cadente, oppure tanto prima o poi cade ancora.
Parlai di questo in un tema e mi fecero un culo come una tinozza.
leggetelo! è meravigliosamente buffo e incredibilmente profondo!
DIO - Non ti spaventare, ma tu vivrai sempre con due orologi, uno fuori e uno dentro. Quello fuori ti sarà utile per non fare tardi a scuola, quando aspetti la corriera e il giorno che muori, per calcolare quanto hai vissuto. L'altro, che comprende centosettantasei tempi protologici, novanta escatologici e trentasei tempi romanzati caotici, l'hai ingoiato da piccolo, anche se non ricordi. Chiamalo pure secondo orologio, anzi orobilogio. Ogni volta che sentirai il suo ticchettio, il gocciolare dell'acqua, le crome di un grillo, qualsiasi ritmo e balbettio del mondo, potrà succedere che l'orobilogio parta, non potrai fermarlo, e tu correrai avanti o scapperai indietro e vedrai cose e altre ne rivedrai.
LUPETTO - E come è fatto un orobilogio?
è nuovamente notte ...una di quelle che io colleziono. E se ogni collezione ha la sua rarità, vuoi vedere che è proprio questa?
Già mi porge, la viziosa, un calice ambrato con le sue dita giallo nicotina.. ma io non voglio ancora bere. La notte, vecchia fumatrice e cantante di blues, espressiva megera, neon su questo bancone, voglia di veglia. Notte col suono di un respiro, il mio. Notte col palpitio nel petto, il mio. Notte col pensiero fisso, da lei. Indosso i riflessi delle luci e mi lascio avvolgere dal buio e dal mio eterno amore..
Veramente bella...veramente...
Da dove è presa?
se ti riferisci a "è nuovamente notte...ecc..." è presa dalla mia testa non è una citazione.
Beh, complimenti davvero... mi hai fatto venire i brividi, poeta senza volto... :-)
sapessi i brividi che vivo io... (mi piace la definizione "poeta senza volto") grazie, ciao.
umh
brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
ia
oooh! poetasenzavolto! Non esagerare che la lety perde la testa! ihihihih!!
se è carina... che la perda!! :-)
ihihih! Ti ho scoperto!
non credo proprio..
uffa... hai ragione... era solo un modo per farti sbilanciare... miseramente fallito... sigh!
però ho scoperto una cosa... che io non devo fare il poeta... la mia poesia non ha fatto venire i brividi a nessuno! grrrrrrrrr!
la tua? sembra una poesia "tormentata"
e la tua è una poesia da innamorato.
beh! almeno ho reso il senso...
e ho il coraggio di firmarmi! Tiè!
beh, anche io l'ho reso, si, la mia è una poesia di un grande innamorato. (o meglio, di un amore grande)
ops! qui si è intromesso un altro anonimo! che casinoooooooooo!
nando! sbaglio o è Rio Maggiore!?
no, mi sa che sbaglio..
Il bacio colpisce come una folgore,l'amore passa come un temporale,poi la vita torna a calmarsi come il cielo e ricomincia come prima.Si può ricordare una nuvola?
(Maupassant)
Se la clessidra è a sabbia,ricorda la polvere;se è ad acqua,allora è colma di lacrime.Ma questi due strumenti di tortura sono imperfetti.Nella misura in cui l'uomo inventerà orologi e nuovi ingranaggi per questi orologi,conoscerà più a fondo l'agonia parziale delle ore........Il cavaliere,sotto la sua armatura di ferro,nel petto,ha un orologio di sangue,ogni battito del quale ne abbrevia la durata,lo avverte di affrettarsi.
(M. Yourcenar,Pellegrina e straniera)
Le menzogne sono tante e la verità nessuna,o qualcuna,sì,ce ne sarà pure qualcuna,ma in continuo mutare.Non solo non dà tempo di pensarla come una verità possibile,ma dovremmo anche,per prima cosa,appurare che non si tratti di una menzogna possibile.
(Josè Saramago)
Il Paradiso è sprangato,infatti,e il Cherubino dietro di noi;dobbiamo metterci in viaggio,fare il giro del mondo e vedere se non ci sia per caso un'altra entrata sul retro.
(Kleist)
sapersi come un frutto appeso all'albero,che non potrà mai maturare per la troppa ombra e vedere,vicinissimo,il sole che ci manca.
(Nietzsche)
Quanto più in alto voliamo,tanto più piccoli sembriamo a coloro che non possono volare.
(Nietzsche)
Vedere il mondo in un granello di sabbia
e il cielo in un fiore di campo
Tenere l'infinito nel palmo di una mano
e l'eternità in un'ora.
(W. Blake)
Tutti i miei sogni sono spinti come fumo nella brezza.La paura mi afferra mentre cado nel sonno;ecco arrivare l'incubo che non ha fine,ecco arrivare il sogno che trasforma gli uomini in mostri.
(Iron Maiden)
Di Prometeo riferiscono quattro leggende.Secondo la prima,poichè aveva tradito gli dei per gli uomini,fu incatenato al Caucaso,gli dei mandavano aquile a divorargli il fegato che sempre nuovamente ricresceva.Secondo la seconda,Prometeo per il dolore dei colpi di becco si addossò sempre più alla roccia fino a diventare una sola cosa con essa.Secondo la terza,nei millenni il suo tradimento fu dimenticato,dimenticarono gli dei,le aquile,lui stesso.Secondo la quarta,ci si stancò di lui che non aveva più ragione di essere.Gli dei si stancarono,le aquile si stancarono,la ferita,stanca,si chiuse.Restò l'inspiegabile montagna rocciosa.La leggenda tenta di spiegare l'inspiegabile.Dal momento che proviene da un fondo di verità,deve finire di nuovo nell'inspiegabile.
(F. Kafka)
Di Prometeo riferiscono quattro leggende.Secondo la prima,poichè aveva tradito gli dei per gli uomini,fu incatenato al Caucaso,gli dei mandavano aquile a divorargli il fegato che sempre nuovamente ricresceva.Secondo la seconda,Prometeo per il dolore dei colpi di becco si addossò sempre più alla roccia fino a diventare una sola cosa con essa.Secondo la terza,nei millenni il suo tradimento fu dimenticato,dimenticarono gli dei,le aquile,lui stesso.Secondo la quarta,ci si stancò di lui che non aveva più ragione di essere.Gli dei si stancarono,le aquile si stancarono,la ferita,stanca,si chiuse.Restò l'inspiegabile montagna rocciosa.La leggenda tenta di spiegare l'inspiegabile.Dal momento che proviene da un fondo di verità,deve finire di nuovo nell'inspiegabile.
(F. Kafka)
Sarebbe morta prima o poi.Sarebbe venuto il momento per quella parola....Domani,e domani,e domani,striscia così,col suo misero passo,di giorno in giorno,fino alla zeta del tempo scritto;e tutti i nostri ieri han rischiarato ad altri pazzi la strada della polverosa morte.Spegniti,spegniti breve candela!La vita non è che un'ombra vagante,un povero attore che avanza tronfio e smania la sua ora sul palco,e poi non se ne sa più nulla.E' un racconto fatto da un idiota,pieno di grida e furia,che non significa niente.
(W. Shakespeare,Macbeth)
Cosa arcana e stupenda
oggi è la vita al pensier nostro,e tale
qual dè vivi al pensiero
l'ignota morte appar.Come da morte
vivendo rifuggia,così rifugge
dalla fiamma vitale
nostra ignuda natura
lieta no,ma sicura;
però ch'esser beato
nega ai mortali e nega a' morti il fato.
(G. Leopardi)
eh, vabbèèè, ci mancava solo l'anonimo citazionista!
"il cobra non èèèèè un serpente.... " (donatella.rettore)
io voglio un cobra allo stesso tempo scabroso e allo stesso tempo dolce. che sia un animale d'istinto ma dal cuore umano.
che sia sinuoso
e che sappia fendere
con la passione
dell'animale
ma negli occhi la
luce dell'amore.
che sappia arrivare
dove nessuno
è mai arrivato.
ma non esistono
tali opposti
in un unico
uomo...
mah! come sei pessimista anonimo! non sono d'accordo, di uomini così ce ne sono... sono molto rari, ma esistono.
ma oggi è la giornata degli anonimi tristi e sconsolati, innamorati non corrisposti, potenziali suicidi, leopardiani nietzschiani? è un'epidemia!!!
...e io che è tutto il giorno che mi occupo di water capricciosi e vecchiette psicolabili! non ho tempo di pensare al cobra!
pepper ... spakka la tazza!!!
Non capisco perchè l'anonimo citazionista si vergogni a palesarsi...infondo non sono parole sue.... ;-)
è come se lo fossero... iiaa, però! che pessimismo cosmico!
per sdrammatizzare... EVAN! E se proponessi ai clienti una tazza del water rivestita di pelliccia?!
Nietzsche in particolare, se si sparava da bimbo era meglio...
e meno male che Leopardi è morto giovane!! ihihi!
Ho bisogno de credere che qualcosa di straordinario sia possibile.
(A beautiful mind)
io più delle "citazioni" amavo le "ec.citazoni..." quando bastava uno sguardo per accendere la passione più passionale immaginabile--- pareva di vederla scoccare la scintilla scoccata da quegli occhi--- ragazzi che sguardo!
AH AH AH AH AH AH
rimuovi tatuaggio
che belli gli sguardi! quelli sfuggenti, furtivi, vedo non vedo, ti guardo ma faccio finta che sia per caso. Gli sguardi infiniti, penetranti, di quando si fa a gara a chi si vergogna per primo. Gli sguardi accattivanti, premonitori. Quelli a 10 cm... che promettono follie. Quelli sorridenti, che sono promettenti e basta. Gli sguardi assassini, quelli da quiete dopo la tempesta. Quelli "discretamente" erotici, che ti fanno impazzire, ti fanni tremare. Gli sguardi aperti, verticali, orizzontali. Gli sguardi sorprendenti: quelli intelligenti, imperscrutabili, indagatori. Gli sguardi sinceri, disarmanti....
ah! anonimo! basta ancora uno sguardo...
bastava
ma non è verooo! quando meno te l'aspetti... basta.
Sono convinto anch'io che basti veramente uno sguardo per farti dimenticare tutto,per vedere il cielo in una stanza;vedere quel sorriso e trovare le forze per affrontare le avversità della vita;perdersi in quegli occhi e ritrovarsi altrove,aldilà dei sogni................!!!!!!
Purtroppo è da tanto tempo che non trovo questo tipo di sguardo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
"E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce"...
Chi ha orecchie per intendere intenda. E qui le orecchie dovrebbero averle parecchie persone...
E che nessuno si azzardi a scrivere: "gli altri in roulotte"... ehehehe
io l'ho perso. so dove sono quegli occhi, ma non posso più guardarli...
dunque... pessimista fino all'osso, romantico all'eccesso, che vive di ricordi, collezionista... il modo di scrivere... ma ti conosco?
Cara Pepper,non sono pessimista!!!!!! Non tutti gli sguardi generano quella magia di cui tu parli. E non credo che si possano inventare gli sguardi.........sono loro che inventano te!!!!!!!!!!!
ci sono anche io..
nemmeno uno solo è magico... certo che a tenerli chiusi gli occhi...!! perchè tu sei cieco, di tristezza, di pessimismo, di rassegnazione... e nessuna potrà guardarti con QUELLO sguardo se non gliene dai la possibilità.
uffa!
Ma poi non so nemmeno chi sei! mi sento cretina a dire certe cose...!
Scusa, era per fare una chiacchierata, non per giudicare!
ciao!
Gli sguardi che gli altri ci regalano non sono altro che la conseguenza di ciò che noi doniamo a loro...Quindi in realtà possiamo inventare gli sguardi degli altri, eccome...Se non fosse così, non ci farebbero provare quella magia di cui parliamo: è proprio perchè sappiamo che siamo noi a generare quegli sguardi che ci fanno quell'effetto.
ciao poeta senza volto!Allora non vuoi proprio dirmi chi sei?
ciao Lety, hai proprio ragione... è come guardare un film, è come ascoltare una canzone o leggere una poesia.... dipende tutto dallo stato d'animo in cui uno si trova. siamo noi ad emozionarci dinnanzi a una canzone che in altri tempi non ci avrebbe emozionato, siamo noi che ci fermiamo a guardare le sfumature di un fiore quando prima forse, passando di li gli avremmo dato un calcio... o senza nemmeno pensarci l'avremmo colto rubandolo alla sua radice... Ah.. l'amore..
però è diverso...il film esiste indipendentemente da te, così come le poesie e i fiori...cambia solo il modo in cui li guardi...invece gli sguardi degli altri sei tu a crearli, nel momento in cui fai provare a chi ti guarda un'emozione...qui sta la magia!
vero... avevo interpretato male il tuo pensiero... son d'accordo... chissà se il mio sguardo farà ancora "provare"
Ciao lety
sdilinquisco
e
mi offusco...
non ci posso credere...
ma cossa ci è ta non cretere!!?!?!
che anonimo sei? so che la domanda appare stupida, visto che l'anonimo per definizione non ha identità...
non posso credere di non averci pensato prima...
sotterntro...
sottentro...sotterro...sotterntro...
...si
l'amore è una metafora...neanche tra le più interessanti
non concordo
Sconcertante improvvisazione,
improvviso sconcerto;
intima gioia,
gioiosa intimità;
paziente inquietudine,
inquietante pazienza;
salvezza apparente,
apparenza salvata;
dolce abitudine,
abitudinaria dolcezza;
inconfutabile fatalità,
fatale inconfutabilità...
Questo è amore, e molto altro. Talvolta è il contrario.
"è facile sai, averti.. se chiudo i miei begli occhietti spenti.. cerco su di me, la TUA pelle che non c'è..." (M.Agnelli)
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita,
voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,
guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano.
CIRANO - Guccini
1.Bidè
2.Argonauti
3.Risa
4.Azzannare
5.Tiè
6.Tatto
7.Anneghi
ludibrioso for president!
l'inventore del bidè for president!
LE MOSSE PIù POTENTI SULLA FACCIA DELLA TERRA:
-La mossa del coleottero fraudolente
-La mossa del plenilunio recalcitante
-La mossa del gineceo supino
-La mossa dell'anacrusi eretica
-La mossa del bucaniere posticipato
-La mossa dell'interstizio bulimico
-La mossa del pescepalla formalizzato
-La mossa del tegame indicizzato
-La mossa del Paraguay taumaturgico
Beh, incredibile...
La mossa della manopola provvidenziale
Te la sei dimenticata?
Ludibrioso???
bisogna trombare di più!!!!!!!
finalmente trovo una persona fantastica,dolcissima che mi piace tantissimo e che ricambia i miei sentimenti.......passiamo due giorni stupendi insieme.....e questa persona è sposata!....cazzo!
EH, CARO MIO... CAPITA! neanche troppo raramente! è il ludibrio passivo che si prende gioco di noi! tronca la storia e vivrai con la coscienza a posto, ma nel rimpianto di non averla vissuta... vivila e andrai incontro a casini indistricabili, ma a 90 anni il ricordo di quei giorni, mesi, anni, ti strapperà un sorriso. impagabile...
ma non centra nulla con libidine di jerry calà?
la mossa della papilla in differita
sono daccordo con il sorriso impagabile,solo che che a 90 anni non ci arriverò,però a 60 spero.non c'è miglior dvd dei ricordi
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